Il Culto a Ponticelli di don Ciro Cocozza
Fare la storia delle devozioni a Ponticelli significa fare la storia della
vita spirituale della gente di questo Quartiere.
Nell’esame delle devozioni nel corso dei secoli, troviamo una costante
ed una variante.
Con il termine variante vogliamo indicare le cosiddette devozioni di “moda”,
presenti in alcuni periodi e, poi scomparse.
Con il nome di costante vogliamo indicare le devozioni che il popolo non
ha mai cessato di coltivare.
La storia delle varianti la si può ricavare dal nascere e dall’evolversi
delle cappelle laterali che sono sorte intorno all’attuale Basilica.
Nel 1600 scopriamo che è presente il culto a S. Onofrio, alla Madonna
di Loreto, alla Santa Vergine del Carmine, alla Madonna Addolorata, agli
Angeli Custodi, ai Santi Agnello, Lucia, Antonio di Padova e Antonio Abate.
Poi verrà Santa Teresa d’Avila, S. Alfonso e S. Luigi.
Il culto verso questi Santi si esprime non solo con la S. Messa, ma anche
con la predicazione: i cosiddetti Tridui, le Novene, ed infine con le Processioni.
La storia delle devozioni “costanti” ci fa scoprire che a Ponticelli
sono state sempre vive e presenti la devozione verso Gesù e quella
verso la Madonna della Neve.
Gesù è al centro dell’attenzione religiosa dei ponticellesi,
i quali vivono il culto attraverso la devozione al SS. Sacramento e quella
al mistero della Croce.
Il popolo di Ponticelli nel 1700 ha onorato la persona di Gesù praticando
la Via Crucis, coltivando la devozione verso Gesù morto e quella
verso le cinque piaghe.
Il centro della vita religiosa, però, è stato il culto a Gesù
Sacramentato. Questo è attestato dall’altare particolare costruito
al SS. Sacramento, dalla processione del “Corpus Domini”. Questa
processione era solennissima e vedeva perfino impegnata l’Amministrazione
Comunale che la sosteneva economicamente. Questa festa veniva anche indicata
con l’espressione “festa dei quattro altari”.
A sottolineare la centralità che il popolo dava all’Eucarestia
c’era, infine, la pratica dell’esposizione solenne di Gesù
Sacramentato che si teneva negli ultimi giorni dei carnevaletti, indicata
anche con il termine “quarant’ore”.
L’altra devozione costante dei ponticellesi è quella verso
la Madonna invocata col titolo di Madonna della Neve.
Questa devozione è certa, anzi già affermata nel 1500 così
come possiamo desumere dalla presenza dell’immagine lignea che è
una scultura del XVI sec.
Volendo concludere possiamo affermare che il popolo di Ponticelli ha vissuto
la sua fede poggiandola particolarmente sul culto a Gesù Sacramentato
e onorando Maria col titolo: Madonna della Neve.
Questa fede è stata trasmessa da padre in figlio fino ad oggi in
maniera costante. Possiamo dissentire sul come, certe volte, il popolo ha
vissuto la fede, ma non sulla continuità della devozione a Gesù
ed a Maria.