I Costruttori del Carro tratto da "Il Carro a Ponticelli" - G. Mancini ed. Il Quartiere

Per la costruzione del carro è richiesta una grande perizia tecnica sia perché vanno calcolate tutte le spinte che il legno riceve a causa dell'altezza e del peso, ma ancor più per le spinte ricevute in seguito alle forti sollecitazioni dinamiche che riceve quando i portatori lasciano cadere, con dura determinazione, il carro a terra.
Il primo costruttore di cui si ha memoria è Modestino Caracciolo, che iniziò suo figlio Michele. Furono questi artigiani di Ponticelli, che Nicola Franciosa ha definito « veri artisti apparatori », che lasciarono « il prototipo del carro al quale si sono poi ispirati i successivi costruttori ».
Ad allestire il carro furono poi chiamati Zito Raffaele ed i suoi figli. Usavano per 1'addobbo cartapesta e panni colorati, con trine, fiori e decorazioni varie. Tranne l'esperienza degli artigiani ponticellesi nel 1945 e nel 1946, il compito dei Zito durò fino al 1956.
Nel 1957 subentrarono i Tudisco, costruttori dei famosi gigli di Nola. L'uso della cartapesta fu imperante.
Nel 1958 e nel 1959 l'allestimento fu affidato di nuovo ai Zito.
Dal 1960 si ritornò ai Tudisco, che ricevettero l'incarico dal Circolo Culturale Leonardo da Vinci, quale responsabile del Comitato organizzatore della festa.
Nel 1991, sotto la presidenza Giovanni Nappi, è subentrata la Ditta Scotti di Nola.
Nell’anno 2001 è subentrata "l’antica bottega d’arte vecchione" di Nola diretta dall’arch. N. Vecchione.
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